Michael Ferrari è un pilota che sta scrivendo la storia della 600 Open dei Trofei MES. Nelle ultime tre edizioni il #13 ha sempre inciso il proprio nome sulla casella numero tre della classifica generale a fine stagione. Maledizione o grande risultato?
Oggi andiamo alla scoperta di un volto ben noto all’interno del paddock del MES: Michael Ferrari. Il ventottenne milanese corre nella 600 Open e sembra aver fatto un patto con il diavolo per concludere le stagioni sempre sul terzo gradino del podio: “Sembra davvero una maledizione – esordisce scherzando Michael – anche nel 2021 siamo finiti terzi: è la terza volta consecutiva nella Classe Regina”.
Il viaggio del rider del team Bikers da Cordoli all’interno delle griglie del MotoEstate inizia nel 2017: “Esatto. Ho iniziato a girare in pista durante le giornate di prove libere quando avevo 22 anni nel 2015 grazie ai primi risparmi. Avevo una moto vecchia di sedici anni, ma non importava un granché: l’importante per me è sempre stato il divertimento. Poi nel 2017 ho scoperto la Race Attack 600 e il MotoEstate: la vicinanza dei circuiti con casa e i costi contenuti sono stati i principali motivi che mi hanno spinto a iscrivermi. Dopo una prima stagione terminata subito in top ten nella categoria entry level, nel 2019 ho deciso di fare il grande salto nella classe regina, la 600 Open: una griglia estremamente competitiva, come piace a me”.
Con gli esordi nelle corse nel MotoEstate è iniziato anche un rapporto di grande amicizia con i membri del team: i Bikers da Cordoli. “Il Team Bikers Da Cordoli per me è come una seconda famiglia. Il nostro rapporto è speciale. Soprattutto con il nostro Team Manager, Michele Filippi: siamo come fratelli. Ci aiutiamo e sosteniamo a vicenda e, correndo nella stessa categoria, ci spingiamo sempre per migliorarci. Anche e soprattutto grazie a lui sono riuscito a conquistare questi tre (maledetti) terzi posti consecutivi”.
Ripercorrendo la passata stagione, Michael ha proseguito il proprio percorso di crescita e miglioramento iniziato nel 2019. Durante l’esordio stagionale a Varano il milanese ha conquistato il gradino più basso del podio dopo una bella lotta con Alessandro Pozzo. Sempre al Riccardo Paletti ha fatto suo un altro terzo posto nel terzo round stagionale. Nel mezzo, la tappa su quello che ha rappresentato un po’ il suo tallone d’Achille in questo 2021: il Cremona Circuit. Durante il secondo round ha chiuso sesto nella classifica assoluta, mentre nell’ultimo appuntamento stagionale nono. A spiccare sono state invece i risultati ottenuti sotto nella tappa estiva sul Tazio Nuvolari di Cervesina. In terra pavese il #13 ha dato il meglio di sé facendo suo un terzo e un secondo posto.
“Ciò che più conta per me, al di là dei risultati, è continuare a crescere e migliorare. Dico sempre che la sfida più grande è quella con me stesso, non tanto contro i miei avversari. Anzi a loro non possono che andare i miei più sinceri complimenti: Simone Saltarelli e Niccolò Bianucci hanno ampiamente meritato le prime posizioni quest’anno”.
Guardando avanti e al 2022 Michael si dice “Già carichissimo per la nuova stagione. Sicuramente correrò di nuovo nella 600 Open, sperando magari di non finire terzo – conclude scherzando. A parte le battute però, sono certo che sarò di nuovo lì a non mollare nemmeno un centimetro, come ho sempre fatto da quando corro. Quando la vita non gira nel senso giusto fuori dalla pista ci attacchiamo sempre alle nostre passioni. E al di là delle maledizioni, la mia passione è la moto”.