Manuel Perseghin ha 15 anni- è nato a Gallarate il 22 ottobre 1999- è grande fisicamente per la sua età, ma quando lo guardi in viso traspare tutta la sua giovane età. Ha modi educati, parla in modo misurato, con i piloti del paddock ha un buon rapporto. Si è integrato al meglio nel circus dei Trofei Wheelup Motoestate e subito ha fatto vedere di saperci fare in sella alla sua Honda Cbr 600 ed è una delle promesse che stanno uscendo dai Trofei Wheelup Motoestate. Ha provato per la prima volta la 600 ai primi di aprile a Castelletto di Branduzzo, poi il papà lo ha iscritto alle Motodiserie 600: moto originale, pilota al primo anno di competizioni con le pluri frazionate, la scelta giusta per farlo crescere. Lui da parte sua ha bruciato le tappe. Decimo alla prima gara, ha vinto a Varano alla seconda gara della stagione, ha finito terzo a Modena e poi doppietta a Cervesina nel doppio round. Prestazioni che lo hanno portato al primo posto della classifica insieme a un altro debuttante dal promettente futuro, Paolo Lolli. Persghin e Lolli si giocheranno il titolo di campione il prossimo 20 settembre a Franciacorta, per un finale che si annuncia incandescente.
“ Sarà una bella sfida. Ci giocheremo il titolo io e Paolo. Gli altri (Giovanella e Tarenzi ndr) sono fuori dalla lotta per il campionato, ma in pista saranno avversari tosti.”
Al primo anno delle Motodiserie ti aspettavi di arrivare alla resa dei conti in testa al campionato e giocarti il titolo?
“Sinceramente no. L’obiettivo era finire nei dieci in tutte le gare. Poi invece mi sono ritrovato davanti. Una bella sensazione. Il campionato è bello e c’è un ottimo livello. Così eravamo partiti per fare esperienza. Poi tutto è cambiato. Ora mi sto allenando in vista dell’ultima gara. Non ci sono calcoli da fare, solo stare davanti a Lolli per vincere il titolo.”
A Cervesina due gare perfette e due vittorie. Qual è stata la più bella e la più difficile?
“La più bella gara due. Abbiamo lottato fino alla fine io, Tarenzi e Lolli. È stata una bella battaglia e mi sono divertito un sacco. Guardatela su youtube. Alla fine quando ho passato la bandiera a scacchi ero felicissimo. Stupenda emozione. Vincere due gare nella stessa giornata è bellissimo.
La gara più difficile è stata però la prima. Rimanere davanti per tanto tempo, senza riferimenti e con Lolli dietro che spingeva è stato duro. Pensavo mi potesse passare. Così dovevo controllare la situazione, cercare di andare il più forte possibile e non fare errori. È stato difficile.”
Sei il volto nuovo dei Trofei Wheelup Motoestate. Hai corso prima in minimoto, poi nel Trofeo Honda Hirp, Pre Gp, Cross e ora Motodiserie.
“Ho iniziato con le minimoto poi ho fatto due anni nel trofeo Honda Hirp. L’ultimo anno correvo in squadra con Manzi, Del Bianco e Ferrari. Ma ho anche corso contro Bulega, Bastianini e Zaccone. Tutti piloti che ora corrono nel mondiale o nel Cev. Una bella esperienza. Poi nel 2012 con la Pre Gp ci siamo fermati. Costava troppo e non avevo il budget. Così l’anno successivo sono passato al cross, solo allenamenti, e nel 2014 volevo correre ma mi sono rotto un femore e mi hanno operato. Dopo l’infortunio mio padre me lo ha proibito, perché in caso di caduta avrei pagato conseguenze importanti. Così in inverno andavo nei boschi in moto con mio padre e alla fine mi ha fatto tornare in pista con la Cbr. Sono contentissimo di essere tornato alla velocità”
Alle gare Manuel si sposta con tutta la famiglia. Papà Baldolino, ex collaudatore Cagiva e Husqvarna, è il meccanico e cura la moto, la mamma è il cronometrista ufficiale oltre a fare da mamma e da cuoca del team. Altro elemento fondamentale è la sorellina che non perde mai una gara. Una famiglia unita i Perseghin che condividono insieme la passione per le corse.
“Ho sempre corso con il team di famiglia. Stiamo bene e ci divertiamo, così dalle minimoto a oggi non ho mai corso per nessuna squadra, tranne in una gara in minigp.”
E fuori dal paddock cosa fai?
“Sto con gli amici, gioco a calcetto e basket. Mi piace fare sport e stare con gli altri. E poi playstation. Soprattutto gioco a MotoGp. Ho già imparato tutte le piste del mondiale. – ti porti avanti con i lavori gli si dice e lui ride- E poi vado a scuola. A settembre inizierò il terzo anno di finanza e marketing, simile a ragioneria. A scuola vado bene e così posso correre. Perché se dovessi andare male, mamma e papà non mi farebbero correre.”