Alessandro è un giovanissimo milanese classe 2007 che a soli quindici anni parteciperà alla 1000 Open dei Trofei MES: talento e precocità.
Alessandro Usai nasce a Milano in una famiglia in cui le moto sono sempre state presenti. Sin da bambino inizia, spinto dalla passione del padre, a frequentare il clima e quell’aria tipica degli autodromi: profumo di benzina e competizione, asfalto bollente e gomme surriscaldate. E già a quei tempi se ne innamora.
Comincia a poco meno di sei anni la classica trafila che accomuna migliaia di ragazzi (poco più che bambini) di talento e innamorati delle due ruote: prima sale su una minimoto e poi su una MiniGP, debuttando nel 2018 nel Campionato Italiano Velocità (CIV).
Questo di Alessandro però, non è un viaggio lineare. E’ un saliscendi, un roller-coaster di emozioni e adrenalina.
Il milanese passa infatti, letteralmente, dal vivere per le due ruote a non volerle più nemmeno vedere. Complice la difficile situazione familiare (i genitori si separano ndr), il giovane Ale (come lo chiama papà) si chiude in sé stesso. Inizia a odiare ciò che fino a poco tempo prima gli faceva battere il cuore. E da lì, il buio.
Piano piano, a distanza di un anno (siamo ora nel 2019) il richiamo scoppiettante dei motori torna a farsi sentire. Prima è solo un rumore (piacevole e malinconico) di sottofondo. Poi si fa sempre più insistente e travolgente. E Alessandro torna in moto. E’ una SS 300 e in sella alla sua KTM 390 riscopre il piacere e il divertimento della velocità, quella senza pressioni e senza assilli.
Da quel momento in poi la scalata è vertiginosa.
A tredici anni sale su una R6 a noleggio in una giornata di prove libere a Cremona e a quattordici prova una R1. Le sensazioni sono positive, esattamente come ai tempi del CIV. Tanto positive da “costringere” papà Roberto ad allestirgli una 1000 CC per la stagione 2021.
A quel punto entrano in gioco i Trofei MotoEstate, nello specifico il quinto e ultimo round stagionale sul Cremona Circuit. Alessandro Usai, numero 71, si iscrive come wild card a soli 14 anni. Il sabato le qualifiche vanno alla grande e conquista una settima posizione che guardando la lista dei partecipanti è un risultato da pelle d’oca. La domenica in gara il passo è da top-5 ed è solo un problema tecnico ai freni a costringerlo al ritiro all’ultimo passaggio.
Per il 2022 il quindicenne parteciperà alla 1000 Open in sella a una BMW S1000RR regolata ad hoc dal Team Mothouse e dal padre, sempre presente “Non vogliamo porci dei limiti – spiega papà Roberto – sicuramente metteremo in pista voglia, entusiasmo e la massima sportività: per continuare a crescere e stupire”.