Seconda puntata della serie di interviste “Lente di ingrandimento”. Il protagonista è di nuovo un campione della categoria “Rookies”, questa volta però per la Race Attack 1000: Niccolò Pellegrinelli.
Alla prima partecipazione a una competizione su pista, Niccolò quest’anno si è contraddistinto per costanza e risultati, impreziositi dal terzo posto assoluto di giornata conquistato a Cremona nel corso del quinto round stagionale. La passione per il motor-sport però nasce molto prima: “Sì, esatto. Ho 30 anni e questa è stata la prima stagione in un campionato ufficiale. L’amore per le due ruote però è sbocciato molti anni fa: non so di preciso dove e quando sia nato, so solo che è un qualcosa di travolgente: ti stordisce ed è davvero impossibile uscirne”.
Dalla passione per le moto alla scelta di iniziare in un campionato come il MES: un viaggio lungo trent’anni: “gli esordi in pista sono stati più che altro una necessità – spiega Niccolò– ero senza patente e innamorato dell’adrenalina dell’alta velocità, l’unica soluzione valida era quindi la pista. Durante i primissimi esordi ricordo che ero molto lento. Abituarsi a una supersportiva non è facilissimo, soprattutto se sei uno della mia stazza. Poi però vedevo che miglioravo giro dopo giro e non avevo minimante intenzione di fermarmi”.
Dedizione e costanza sono qualità necessarie per emergere in molti sport, comprese le corse. E’ stata però l’ambizione a convincerti di iscriversi al MotoEstate. “In tutti gli sport, compresa la palestra, altra mia grandissima passione, il lavoro è ciò che fa la differenza. L’ambizione ti spinge poi a cercare di migliorarti sempre ed è solo affrontando i migliori che ci si riesce. Da qui la decisione di iscriversi al MotoEstate nella Race Attack 1000: una categoria propedeutica perfetta per iniziare a fare sul serio in pista in un modo economico e competitivo”.
Una stagione da rookie estremamente positiva: sesto in classifica generale e la corona d’alloro nella categoria degli esordienti conquistata a Cremona a metà settembre. Festa impreziosita dalla conquista del terzo posto assoluto di giornata: “il podio è stato un qualcosa di magico. Durante questo primo anno le emozioni sono state davvero indescrivibili. La prima vera partenza a Varano de' Melegari in occasione del primo round stagionale in particolare: è in quel momento che ho capito che è quando si spengono i semafori, che ti senti davvero vivo. Un’altra grande soddisfazione è stata vedere la bandiera a scacchi per la prima volta. Terminare una gara sapendo di aver dato il cento per cento è un qualcosa di veramente unico”.
Messa da parte questa stagione da esordiente, il 2022 vedrà il #7 di nuovo in griglia nella Race Attack 1000: “Assolutamente. l’obbiettivo è sempre quello di divertirmi cercando di vincere più gare possibili e perché no, anche la categoria. Per quanto riguarda il futuro, navigo a vista, senza troppi assilli. Solo una cosa è certa: rimarrò in sella fino a quando mi divertirò”.
Una storia di amore e passione a 360 gradi, quella di Niccolò. Emozioni che accomunano gran parte dei piloti del MES, che come noi non vedono l’ora di tornare a respirare sana aria di motociclismo: aria, di MotoEstate.