Presente nel panorama del Motoestate dal 2018, la Moto4, è nata con lo scopo di permettere ai giovani piloti di cimentarsi in pista con moto prototipo, con una guida che approccia alle categorie Premoto3 e Moto3. Il telaio è infatti libero e i costruttori possono sbizzarrirsi. Per mantenere la categoria equa e dove vince chi sa sfruttare al meglio il pacchetto, il motore viene fornito dall’organizzazione, così come lo scarico e l’elettronica. Per ordinare il kit, inviare una mail a segreteria@trofeimoto.it
Il costo della moto non può superare i 9000 euro iva compresa. Si può correre dai 13 anni. La formula piace ai piloti, che hanno la possibilità di avvicinarsi a moto prototipo a costi molto contenuti, anche perché si può utilizzare un solo treno di gomme Dunlop per prove ufficiali e gara. Da questa categoria, nata nel 2018 sono uscite sempre belle gare e piloti di belle speranze. Soprattutto nell’anno appena concluso le gare hanno regalato bagarre entusiasmanti. Ne è uscito vincitore Daniele Galloni che ha piegato la resistenza di Alessio Mattei ed Emanuele Campagna, conquistando così l’alloro dopo avere messo in bacheca quello del 2019 nella Minigp.
Si sono fatti notare e hanno lottato per tutta la stagione anche Mattia Tribuzzi, Jacopo Tatoli e Mattia Paolucci. I sei protagonisti della sfida il prossimo anno cambieranno tutti cilindrata a conferma della formula propedeutica. Galloni passerà alla 300 Ss, così come Tatoli, che affronterà il Civ di categoria. Paolucci invece è già passato alla 600 dall’ultima gara di Cervesina. Mentre Campagna, Tribuzzi e Mattei saranno al via della Premoto3 nel Civ.
L’obiettivo della categoria è dunque quello di accompagnare i piloti in un percorso di crescita, facendo in modo che non spendano cifre altisonanti e possano così valutare il proprio potenziale, per poi salire di categoria. Essendo una categoria economica rappresenta anche la palestra ideale per avvicinarsi al mondo delle ruote alte e la competitività mostrata nei tre anni da chi è stato protagonista del trofeo è stata alta. Chi ha cambiato classe come Marco Como, vincitore del 2019, si è subito fatto largo come lui stesso ha dimostrato anche con cilindrate più grosse, nel suo caso la 600 Race Attack.