Il debutto mondiale di Stefano Raineri è stato emozionante, ma al contempo sfortunato. Per la prima volta sul tracciato di Magny Cours, il vincitore del Challenge Go Eleven Kawasaki 400, ha trovato a complicargli la vita la poco amata pioggia. Nel complesso però il giovane lombardo ha segnato buoni tempi, ma non sono stati sufficienti a garantirgli il passaggio diretto alla gara. In più, negli ultimi minuti della qualifica è scivolato, proprio mentre la pista andava asciugandosi dopo un venerdì e un sabato mattina bagnato. Per rincorrere la qualifica ha dovuto così ricorrere alla last chance. Nella gara che dava l’accesso agli ultimi posti in griglia, per i primi sei classificati, Stefano ha rimontato a una partenza dalle retrovie ed era in lizza per il settimo posto, quando il cambio elettronico ha avuto un problema e ha dovuto abbandonare.
Si è chiusa anzitempo la wild card mondiale di Raineri, meritata sul campo grazie alla vittoria quattro dei cinque round della serie che accompagna il Mes. Rimane però l’entusiasmo di essersi misurato con piloti e moto del mondiale 300.
“Peccato non avere raggiunto la qualificazione per la gara, ma è stata una bellissima esperienza- ha raccontato Raineri-. Voglio ringraziare l’organizzazione del Motoestate e il team Go Eleven per la grande possibilità ricevuta. Un premio veramente bello.
Venendo al weekend di gara è stato interessante ed emozionante misurarsi contro i piloti del mondiale con la moto con la quale ho vinto il trofeo. Avevamo qualcosa in meno in termini di prestazione, ma lo sapevamo. Unico neo è stata la pioggia che ha accompagnato le qualifiche. La pioggia non la amo per niente, anche se ho fatto segnare buoni tempi. Era la prima volta a Magny Cours, non l’avevo mai vista e sotto l’acqua è stato più difficile del previsto. Rimane la soddisfazione di avere dato il massimo in un contesto che avevo sempre sognato”.
Jarno Ioverno, al via con la Yamaha 300 con la quale ha corso l’ultima prova del Motoestate a Varano, dopo una stagione corsa nella 600 Open del torneo più antico d’Italia ha invece centrato la qualificazione con il 27° tempo assoluto. In gara, mentre era in bagarre per recuperare è finito a terra nel corso del sesto passaggio.