EMILIANO LAZZARINI: LE MIE SUPERMONO, LA MIA PASSIONE.

Una vera passione per le moto quella di Emiliano Lazzarini, pilota lombardo classe 1983 che ha preso parte la stagione scorsa alla categoria Supermono nel Motoestate, ottenendo il terzo posto assoluto. Una passione che ha deciso di seguire, divenendo titolare dell’officina di suo padre, che tanto ha contribuito a trasmettergli l’amore per le due ruote.

A 17 anni ha disputato le prime gare nella classe 250SP, ma la svolta all’interno delle Supermono arriva nel 2004 quando Emiliano è stato contattato da Enrico Cairo, pilota e progettista di Supermono, per effettuare un test su una loro moto in vista del campionato dell’anno seguente. “Durante quell’anno ho corso in entrambe le classi concludendo con il terzo posto in classifica – prosegue Emiliano – e da quell’ esperienza è iniziata la mia passione per le monocilindriche. Dopotutto – continua – correre con un mezzo da te creato ha tutto un altro sapore che competere con una qualsiasi derivata di serie. Lavorare praticamente dal nulla sullo sviluppo della propria moto per poi salire in sella regala una sensazione impagabile.”

Una passione che l’ha portato l’anno dopo alla creazione della sua prima Supermono. “Proprio in quel periodo ho costruito con enorme soddisfazione la mia prima moto, su una base Honda 125GP  con un motore Husqvarna 570. E’ stato un grande successo, non me l’aspettavo, soprattutto di venire pubblicato su diverse importanti riviste del settore”.

Queste soddisfazioni non hanno fatto altro che incrementare la voglia e la dedizione di Emiliano, che grazie alla partecipazione al campionato ESA ha potuto confrontarsi con piloti e costruttori provenienti da tutta europa. Nel 2017, dopo aver “pensionato” il suo primo progetto, si è dedicato alla sua seconda creazione, una base Honda 250GP con motore KTM 690, portato a 750. “Il continuo lavoro per lo sviluppo della moto mi occupa un sacco di tempo, ma la passione è piu’ forte  e non mi fa pesare le notti passate in officina.Il Motoestate e’ stato il campionato per me ideale, sia per i costi contenuti che per la possibilità di sbizzarrirmi sulla moto. Sono potuto crescere seppur con grandi sacrifici, ma le soddisfazioni sono poi arrivate. Finalmente la nostra categoria è tornata in Italia e speriamo che sia una vetrina per i tanti appassionati e giovani, che al giorno d’oggi mancano un po’ d’ iniziativa”.