Il primo anno della categoria Supermono ha visto salire sugli scudi un giovane pilota, che vanta però già parecchia esperienza: Andrea Raimondi. Il rider modenese ha partecipato quest’ anno anche ad alcune tappe del campionato italiano velocità. Ha corso entrambi i campionati in sella ad una moto 3 TM, con la quale ha fatto valere le sue doti di scorrevolezza, che emergono soprattutto su circuiti tecnici come quelli che caratterizzano il calendario del Motoestate.
Andrea vive di moto, tanto da affermare “le corse per me rappresentano un bel capitolo della mia vita perché mi hanno fatto crescere e insegnato tanto, ad esempio a non mollare mai anche quando le cose vanno tutte storte”.
Un ragazzo che, come dicevamo, vanta una buona esperienza nel mondo racing, accumulata in pochi anni grazie alla sua grande passione. “In pista vado dal 2012, quando ho fatto un anno d’ apprendistato visto che non sapevo nemmeno partire con la frizione. La mia prima gara è stata nel 2013 nel trofeo Honda Moto3 al Mugello e l’emozione che provavo era indescrivibile”. Da lì, è stato un crescendo di esperienze in pista, fino ad arrivare al debutto nel MES, gara che Andrea ricorda ancora con emozione. “Quella di debutto nel Motoestate nel 2017 a Modena è stata per me la gara più bella, perché essendo il circuito di casa avevo voglia di vincere a tutti i costi”. A supportare Andrea nel suo percorso da pilota durante tutti questi anni ci sono state due persone importanti – “il mio meccanico Ezio Pironi, che mi ha insegnato tutto su come andare veloce e mio nonno Gabriele che mi ha aiutato nella gestione del nostro team” – ricorda il giovane pilota.
Sappiamo tutti quanto sia importante per un pilota arrivare in griglia di partenza al massimo della tranquillità, il segreto per Andrea è semplicemente quello di “contornarsi di persone giuste e delle quali ti puoi fidare, nonostante il paddock a volte sia a volte un ambiente un po’ difficile”. Nonostante la giovane età, Andrea ha obiettivi molto chiari ed è pronto a guardare al futuro in grande confidando che “debuttare in una gara del mondiale MOTO3 con il mio team è il mio sogno nel cassetto. E’ un obiettivo molto ambizioso, ma credo che con passione, dedizione e lavoro non c’è nulla che possa fermarmi ad arrivare un giorno a questo traguardo”.