Andrea Maestri è la sorpresa, vincente, del 2017. Il pilota lombardo ha debuttato nell’ultima gara dello scorso anno della Race Attack cogliendo subito un ottimo piazzamento. Quest’anno si è schierato nella medesima categoria, la RTK 1000, vincendo il campionato con una prova d’anticipo con tre vittorie, un secondo posto e un quarto posto. Un ruolino di marcia impressionante condito da ottimi tempi sul giro e sulla distanza. Maestri è dunque un giovane di belle speranze che si sta facendo strada nel mondo delle corse grazie alla formula Race Attack che si corre nella giornata di domenica.
Desideroso di migliorare e progredire nel mondo delle corse, Andrea, con tutta probabilità, sponsor permettendo, parteciperà al round di Varano sia nella Race Attack che nella 1000 Open.
“A Varano correrò sicuramente l'ultima gara della mia categoria. E poi dovrei riuscire a correre anche nella 1000 Open. Sto aspettando la licenza e un piccolo aiuto da uno sponsor per riuscire a pagare entrambe le gare . Per me sarebbe una grandissima soddisfazione correre la Open, categoria molto stimolante per la presenza di piloti di grandissima esperienza”.
Cosa si aspetta Andrea dalla Open?
“Un livello molto più alto rispetto alla categoria da cui arrivo e un format di gara per me nuovo: una sola gara di 15 giri, con due turni al sabato, di cui uno ufficiale, e la seconda qualifica la domenica.
Sarebbe una bella sfida partecipare. Il modo migliore per iniziare a misurarmi a un livello più alto. Spero di riuscirci, perché sarebbe un’ottima esperienza per il futuro”.
Come giudichi la tua stagione.
“Sono al mio primo anno di gare e devo dire che è andata bene. Però sento di non essere riuscito a dimostrare il100% del mio potenziale. Confrontarmi con piloti più veloci e mi esperienza mi aiuterà sicuramente a crescere. L’importante, penso sia non bruciare le tappe. Il rischio sarebbe avere l'effetto contrario”.
La Race Attack, seppur sia una classe entry level ha mostrato un altissimo livello. È stata una bella battaglia.
“Assolutamente si. Mi aspettavo un livello alto ,ma non così tanto combattuta. Arrivavamo da un 2016 dominato da Carinelli. Uno dei miei principali obbiettivi era quello di riuscire ad avvicinarmi il più possibile a quello fatto da lui, pur essendo alla mia prima stagione. È stata una bella lotta contro concorrenti agguerriti e preparati: ciò di cui avevo bisogno per iniziare la mia, e speriamo lunga, carriera”.
Quali saranno gli Obiettivi 2018?
“Per ora non abbiamo ancora deciso nulla. Sarebbe bello correre la Open nel 2018. Tutto però è legato agli sponsor, in quanto i costi cambiano notevolmente rispetto alla Race Attak. Vedremo. Ora pensiamo a Varano”.