Motoestate è passione. Passione che è il motore di tutte le attività dell' organizzazione, dalle prove libere MES Experience al campionato, alla novità del campionato italiano salita. La stessa passione che ci ha portato ad aiutare due protagonisti del Motoestate a realizzare il proprio sogno: partecipare al Tourist Trophy. Così sulle moto di Nicolò Capelli e Francesco Curinga fa bella mostra il marchio MES Experience, che i 2 stanno portando in gara nel Manx TT.
Due ragazzi che vivono la moto in maniera viscerale, che della stessa amano sopratutto la competizione. Francesco Curinga è pluriiridato della salita, per la sua prima esperienza sull' isola di Man ha voluto al so fianco un amico ed un grande pilota road race com'è Stefano Bonetti. Nicolò Capelli è alla prima esperienza nelle gare stradali. E' il primo campione Race Attack, arrivava in pista in moto e correva smontando targa e fanali. Prima di partire sprizzava adrenalina da tutti i pori. Abbiamo voluto essere con loro ed insieme a loro faremo vivere a tutti gli amici del MES la loro avventura, attraverso foto, racconti e video.
Tenete quindi d'occhio il sito e la nostra pagina Facebook, dove trovate anche una gallery dedicata.
Iniziamo con i risultati delle prime due giornate di prove. Nicolò Capelli ha staccato l'altro ieri il quinto tempo ( 21:28.909 ) ed il sesto ieri ( 21:03.208 ). Un buon miglioramento ( ne parleremo con un' intervista nella giornata di domani) che lo mantiene a meno di un minuto e mezzo dal leader Darryl Tweed. Il miglioramento più importante è stato quello di Francesco Curinga, diciassettesimo il 22 agosto (23:11.646 ), risalito al quattordicesimo posto ieri(21:42.372 ) con un miglioramento di circa un minuto e mezzo.
Ecco le sue prime impressioni ”Qui all'isola è tutto un po' magico – spiega Curinga – l'atmosfera, la gente, l'ambiente, la disponibilità, la passione, tutte cose che puoi capirle solo se le vivi di persona." Un' isola che si trasforma in un circuito, 66 chilometri da percorrere sempre full gas. Un' impresa non facile anche per chi è abituato alle road race..”Facendo le salite diciamo che sono un po' abituato a correre vicino a muretti e case. Qui però ti devi abituare a velocità più elevate e per tanto tempo. La strada è più istintiva, la pista è metodica…. Lì si passa e lì devi passare. Anche l'impostazione di guida di uno stradista è un po' diversa dal pistaiolo. La difficoltà maggiore qui sta però nell' apprendere il tracciato. I tempi a disposizione non sono molto lunghi ed io sto cercando di utilizzare ogni minuto per memorizzare al meglio la pista. Poi in gara cercherò di mettere a frutto il lavoro di queste prove”.
Dopo la prima giornata di prove libere hai fatto segnare il diciottesimo tempo tra i newcomers ”Ad ora se parlassimo di tempi sarei bugiardo se dicessi che sono soddisfatto….. ma come spiegavo prima oggi sto portando avanti un lavoro che darà i suoi frutti in seguito, sto cercando di imparare al meglio e in tutta sicurezza il tracciato per cercare di avere più padronanza della moto e di tutta la situazione in generale. Il prossimo step sarà quello di affinare l'assetto, migliorare il feeling con moto ed il tracciato insieme”. Francesco un obiettivo ce l'ha, ma da vero pilota scaramantico ha deciso di lasciare ancora per un po' la scatola dei sogni nel cassetto, per concentrarsi solo sul proprio lavoro.