SIMONE FACCHETTI, ARRIVERO’ A VINCERE

Modi garbati e faccia da bravo ragazzo non riescono a nascondere completamente lo sguardo da pilota. Quello che a Simone Facchetti compare sul viso quando si presenta in griglia di partenza. Una passione, quella per le competizioni, che il rider del team Divi Racing alimenta grazie anche alla famiglia”La passione per le moto nasce grazie ai miei zii, guardando con loro le gare della Superbike, dove correva il mio idolo Troy Bayliss. Lavoro nella ditta di famiglia -racconta- un bottonificio, che mi da una mano con il budget per la stagione e mi lascia il tempo anche per andare a provare, il tempo libero lo divido tra la morosa e gli allenamenti di crossfit.
Alla pista sono arrivato passando per la strada, poi con la mia Aprilia 125 nel 2008 mi sono iscritto ad un corso della Riding School di Luca Pedersoli.   Nel 2009 ho deciso di iniziare a correre seriamente insieme a Daniele Valenghi nel DiVi racing, che a tutt’oggi mi segue. Ricordo come fosse ieri il 5 aprile del 2009 a Vallelunga nel trofeo del Centauro categoria 125. La mia gara è finita al 5 giro, ma il mio weekend è terminato diverse ore dopo in ospedale, senza però grosse conseguenze”.
Nonostante la giovane età Simone ha già parecchi trascorsi nelle competizioni, dove ha raccolto anche soddisfazioni ”Ho tanti bei ricordi di questi anni in pista ma i migliori penso siano il terzo posto nella 125 nel Trofeo Motoestate del 2011 ed il 10o posto nella gara del Campionato Italiano sp a Imola nel 2012, dove ho corso insieme a tanti ragazzi che oggi vedo nel mondiale o civ. Quando ho iniziato nella 125 SP non conoscevo nessuno e piano piano ho iniziato a fare diverse amicizie nei paddock dei vari circuiti, rivali in pista ma fuori risate e divertimento. Poi ho notato che con il passare delle stagioni l’ambiente cambiava,
ognuno per se come nel mondiale. L’anno peggiore è stato quello del 2012 nel Campionato Italiano SP, dove se avevi bilico e tendoni ti riservavano il posto in prima fila mentre se eri una persona normale con furgone e roulotte ti relegavano nei posti più lontani, ad Imola dovevo addirittura usare il pass per entrare in pista”.
 
Simone e Daniele optano quindi per il ritorno alle origini, incuriositi dal nuovo corso che proponeva come prima novità la formula MOTODISERIE. Simone è stato uno dei primi ad abbracciare questa categoria ”Quando sono tornato nel Motoestate nel 2013 ho ritrovato un ambiente molto più sano pieno di appassionati di moto.Ho corso, anche con buoni risultati tre stagioni nella MDS 600 nella quale ho corso anche la mia gara più bella a Modena nel 2013 con l’Honda 600, quinto a pochi secondi dal podio. Poi però mi sono fatto tentare… ho colto al volo l’occasione di far mia una Panigale, da buon Ducatista quale sono, e mi sono lanciato in questa nuova avventura. Quest’anno sarà una stagione di apprendistato nella MDS1000, anche se sono certo che potrò comunque levarmi delle soddisfazioni
 
Simone ha però ancora dei sogni nel cassetto. Dalla sua parte ha la giovanissima età, quindi il tempo per realizzargli non gli manca” In questi anni ho realizzato tanti piccoli sogni, come provare una Honda da GP o gareggiare come passeggero con i sidecar, manca ancora la vittoria, ma non mi arrendo. Per me le corse sono  passione e divertimento, nei weekend di gara si  dimenticano i problemi e si pensa solo a raggiungere i propri obiettivi”. 
Anche Troy Bayliss la pensava così…..