Fabrizio Gritti ha scelto la 1000 Motoestate per debuttare nel mondo delle corse. E subito ha raggiunto il traguardo di vincere la classifica Rookie in sella alla sua Kawasaki del 2008. Sapeva di andare contro piloti di esperienza e molto veloci come Pedersoli, Filippini, Giudici, Boccelli e tutti gli altri partecipanti. Ma ci ha provato ugualmente e alla fine ha imparato. Un’esperienza che lo ha dunque fatto crescere come pilota.
“Sapevo che la 1000 era molto difficile come categoria. Piloti veloci ed esperti che potevano solo insegnarmi, perché non ho mai pensato di batterli. Ho preso la mia Kawasaki e al secondo anno che ho la moto mi sono schierato in griglia di partenza. Mi sono migliorato di gara in gara e ho abbassato i miei tempi; ciò mi rende felice. È un’esperienza bellissima correre così come l’aria che si respira nel paddock. Qualche chiacchiera con i piloti, con i miei amici Dario e Daniele e con Massimo di Monster Bike, il mio tecnico di fiducia. Rispetto alle prove il weekend del Motoestate è diverso e bellissimo.”
Cosa ti ha fatto scegliere la 1000 Motoestate?
“La formula Open che permette di montare a proprio piacimento di pneumatici da montare e anche il regolamento tecnico aperto. Poi le tappe del trofeo sono state tutte vicino a casa. Dunque spese contenute e così ho deciso di provare.”
Ti aspettavi di vincere all’esordio una classifica come la classifica Rookie?
“No. Non me l’aspettavo. Anche se a inizio trofeo l’obiettivo era proprio quello di fare mia la classifica rookie. Competere nella classifica generale sarebbe stato molto difficile, così mi son messo in testa di gareggiare spensierato e di portar a casa punti per la classifica Rookie. Nonostante tutti i sacrifici che ho fatto per poter iniziare a correre,questo titolo mi ha messo ancora più passione e spirito d’ iniziativa per il prossimo anno.”
Ultima tappa Varano. Che obiettivo hai?
“Per l ultima gara di Varano ho l’ obiettivo di riuscire a migliorarmi ulteriormente in questa pista visto che prima di quest’ estate non ci avevo mai girato. Mi è piaciuto molto il tracciato: divertente e tecnico. Già la prima volta ho portato a casa un buon crono; non ci resta che abbassarlo ulteriormente”.